bisogna arrivare a una trattativa per cancellare l’oppressione

La violenza volta le spalle alla speranza

La non violenza, la strada che dobbiamo imparare a percorrere, scrive  a 93 anni Stéphane Hessel nel suo librettino Indignatevi!, pubblicato in Italia da add editore. Nato nel 1917 a Berlino, partecipa alla Resistenza francese e viene deportato a Buchenwald, salvo per miracolo (“questa vita restituita bisognava impegnarla”), partecipa alla elaborazione della Dichiarazione Universale dei Diritti umani e diventa diplomatico. “Sono persuaso che il futuro appartiene alla non violenza, alla conciliazione delle diverse culture. E’ questa la via che l’umanità dovra seguire per superare la sua prossima tappa”

Dobbiamo renderci conto che la violenza volta le spalle alla speranza. Le dobbiamo preferire la fiducia, la fiducia nella non-violenza. E’ questa la strada  che dobbiamo imparare a percorrere. Tanto da parte degli oppressori che da quella degli oppressi, bisogna arrivare a una trattativa per cancellare l’oppressione; e questo porterà alla scomparsa della violenza terrorista. Perciò non dobbiamo lasciare che si accumuli troppo odio (Stéphan Hessel).

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